Antares è una Società Cooperativa Sociale, nata a Cremona nel 1998, che ha come scopo lo svolgimento di attività finalizzate all’integrazione sociale ed all’inserimento lavorativo di persone con problemi d’invalidità civile, forme di dipendenza, salute mentale, disagio sociale.
Per raggiungere tale obiettivo, nel 1999 ha allestito un laboratorio tipo-litografico con legatoria per la produzione vari tipi di stampati.
Per le persone accolte, Antares rappresenta un’esperienza di vita fondamentale di crescita personale, responsabilizzazione e formazione professionale.
L’azienda dispone di un parco macchine di stampa e di prestampa di prim’ordine. L’organizzazione aziendale prevede al suo interno tutte le fasi della produzione di uno stampato: dalla fase creativa del progetto grafico all’impaginazione, dall’incisione delle lastre alla stampa, dalla legatoria al confezionamento.
Questo consente di far fronte con rapidità e professionalità a tutte le esigenze della clientela salvaguardando la qualità del prodotto realizzato.
La Nostra Storia
Il gruppo di persone che ha fondato la cooperativa Antares era composto da operatori provenienti dal settore della disabilità e da persone che avevano maturato una lunga esperienza nel mondo del lavoro e delle professioni.
La “sfida” è d’impegnarsi in un settore ad alta capacità professionale, nella convinzione che tra le persone definite “in condizione di svantaggio sociale” vi siano anche soggetti che hanno acquisito, maturato e sviluppato capacità professionali e relazionali utilizzabili anche in lavori ad alto contenuto tecnologico.
La cooperativa sociale Antares fin dal momento della sua fondazione a tutt’oggi, ha posto il tema dell’innovazione tecnologica come costante nell’operatività quotidiana, naturale conseguenza sia della tensione progettuale verso una reale integrazione socio-lavorativa e sia dell’esposizione alle dinamiche della concorrenza del mercato.
La legge 68/99 prevede che tutte le Aziende con più di 15 dipendenti hanno l’obbligo di assumere, delle persone appartenenti alle categorie protette iscritte nelle apposite liste provinciali. Non tutte le Aziende rispettano tale obbligo, a volte anche per oggettive difficoltà derivanti dai loro processi produttivi. C’è un modo per ottemperare l’obbligo attraverso l’art 14 D. Lgs 276/2003 che permette una soluzione interessante per tutte le parti. L’azienda può affidare commesse di lavoro ad una cooperativa sociale di tipo B, la quale assume per suo conto una persona svantaggiata, evitando all’impresa la ricerca, l’assunzione diretta ed il governo del lavoratore e contemporaneamente fornendo lavoro alla cooperativa, con un evidente vantaggio reciproco.
L’art.5 della Legge 381/91 “Disciplina delle cooperative Sociali” prevede che gli Enti Pubblici, compresi quelli economici, e le società di capitali a partecipazione pubblica, la possibilità di stipulare convenzioni con le cooperative sociali iscritte all’Albo Provinciale, anche in deroga alla disciplina in materia di contratti della Pubblica Amministrazione, per la fornitura di servizi diversi da quelli socio-sanitari ed educativi, il cui importo al netto dell’IVA sia inferiore agli importi stabiliti dalle direttive comunitarie in materia di appalti pubblici, purché tali convenzioni siano finalizzate a creare opportunità di lavoro per persone svantaggiate, così come definite dalla L. 381/91 stessa.
In altre parole, beni o servizi possono essere affidati direttamente a cooperative sociali di tipo B, senza bisogno di esperire le procedure di gara d’appalto normalmente previste per tali aggiudicazioni dalla normativa in materia di contratti pubblici.
Concretamente, la convenzione consiste in un accordo tra un Ente Pubblico e una cooperativa sociale, il cui oggetto è composto congiuntamente da una prestazione e dall’inserimento lavorativo di persone svantaggiate nell’esecuzione della prestazione stessa.
BILANCIO SOCIALE 2019 (visualizza o scarica)